Da biogas a biometano è il futuro | BM Impianti elettrici industriali
Energia circolare

Da biogas a biometano è il futuro

Il biometano è formato prevalentemente da metano (CH4), il biogas viene trattato, purificato e sottoposto ad ugrading, in pratica vengono eliminate le componenti non necessarie attraverso deidratazione, desolforazione, rimozione di ammoniaca gassosa NH3, mercaptani e polveri ed effettuato successivamente un miglioramento che prevede l’eliminazione dell’anidride carbonica CO2 per raggiungere la qualità del gas naturale. La fase conclusiva prevede odorizzazione e compressione per essere immesso nella rete del gas.

Il prodotto finito è biometano, con il 98% di metano è chimicamente molto simile al gas che troviamo in natura.

Produrre il biogas secondo i metodi classici, cioè sfruttando la digestione anaerobica di biomasse quali scarti vegetali, zootecnici fino a colture dedicate per uso energetico, è ad un punto di svolta. La nuova direzione per la produzione di biometano, il “biogas fatto bene” non prevede colture food, ma incentiva gli impianti che fanno dell’ecosostenibilità e della circolarità le caratteristiche fondamentali.

Impianto biometano

Le novità sono in una fase di analisi approfondita per comprendere al meglio ed affrontare nel modo più efficace gli aspetti normativi, economici ed ingegneristici che riguardano la produzione di biometano.

Dalla produzione elettrica al biocarburante

il decreto ministeriale del 2 marzo 2018 incentiva la trasformazione degli impianti per la produzione di biocarburante, gli utilizzi del biometano in effetti sono molteplici e sono gli stessi del metano naturale, proviamo ad elencarne qualcuno:

  • stazioni di rifornimento di carburante poste più o meno nei pressi dell’impianto di produzione di biogas (la distanza è direttamente correlata allo sviluppo e alla struttura della rete di distribuzione del gas); 
  • cogenerazione in impianti centralizzati (il calore prodotto dal cogeneratore può essere usato in maniera più efficiente);
  • utenze domestiche (riscaldamento e cottura);
  • utenze industriali.

In pratica, come per il metano fossile, il biometano può:

  • contribuire alla riduzione emissione gas serra;
  • essere utilizzato come biocombustibile per veicoli a motore;
  • immesso nella rete di distribuzione nazionale;
  • trasportato e stoccato per la successiva produzione di energia anche in luoghi molto distanti dal sito produttivo.

È chiaro che il biometano risulta più efficiente rispetto al biogas grazie alle sue caratteristiche di flessibilità negli utilizzi che ne determinano innegabili vantaggi:

  • fonte rinnovabile programabile;
  • riduzione della dipendenza dalle importazioni;
  • sviluppo dell’economia locale;
  • sostenibilità ambientale;
  • un circuito chiuso;
  • massima flessibilità.

Gli incentivi prevedono una valorizzazione per il biometano avanzato prodotto esclusivamente da scarti di produzione, residui agricoli e colture di secondo raccolto, che non prevedono l’utilizzo di raccolti destinati al food.

Trasporti navali e su gomma

Nel settore trasporti il metano sta giocando un ruolo fondamentale attraverso il GNL, che è il metano liquido ottenuto tramite la liquefazione del gas naturale, ad oggi è il carburante più pulito per l’autotrazione, i mezzi industriali e navali che attualmente risultano di difficile elettrificazione, basti pensare che sono in produzione ben 10 navi da crociera alimentate a GNL, tra le quali la Costa Smeralda sarà varata tra due anni. In sostanza l’aumento di produzione di biometano andrebbe a rendere disponibile il BIOGNL utilizzabile con la tecnologia già presente sul mercato riducendo sensibilmente le emissioni di gas serra.

Rifiuti e biometano, economia circolare

Dalla pattumiera di casa al pieno di carburante di automobili e bus è il risultato di un processo produttivo che valorizza e dona nuova vita ai rifiuti aiutando a risolvere i problemi delle grandi città in fatto di stoccaggio e smaltimento, con un miglioramento della qualità dell’aria e dell’ambiente per salvaguardare il pianeta ma soprattutto il benessere nostro e delle nuove generazioni.

Il combustibile rinnovabile al 100%, nella fase di produzione ha chiaramente uno scarto solido in uscita, a cui viene addizionato materiale per ottenere una massa compatta, il risultato è  compost di qualità, utilizzabile come fertilizzante in agricoltura o terriccio per vasi.
In conclusione le qualità del biometano sono molteplici e gli scenari futuri prevedono un incremento esponenziale della domanda, sia per quanto la produzione di energia elettrica da fonti programmabili, da affiancare ad eolico e fotovoltaico che al contrario generano picchi di energia, sia per quanto riguarda la produzione di carburanti sostenibili al 100%.

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