Incolumità appesa ad un filo di corrente | BM Impianti elettrici industriali
Rischi elettrici

Incolumità appesa ad un filo di corrente

Le morti e gli infortuni gravi, causati da folgorazione sul posto di lavoro, continuano ad essere presenti con una frequenza tragicamente attuale. Basta inserire “folgorazione lavoro morto” in un motore di ricerca per rendersi conto di quanto sia attuale la cronaca con una serie di incidenti, di infortuni e purtroppo di morti che ricorda quanto sia attuale il tema, tra manovali, operai, artigiani e agricoltori.

Partendo dal presupposto che il rischio elettrico è presente in ogni ambiente esistono settori dove è più alto. Sono per esempio, tutto il settore dell’edilizia e della cantieristica, gli istituti ospedalieri, il settore agricolo e in genere tutto il settore metalmeccanico.

I pericoli che possono essere scatenati da un impianto elettrico sono due:

  1. Rischio incendio causato dal surriscaldamento delle linee elettriche dovuto ad un cortocircuito o ad una cattiva progettazione dei carichi, se ad esempio in una zona della fabbrica sono concentrate troppe apparecchiature su una sola linea, quest’ultima sarà soggetta ad un fortissimo carico che a lungo andare potrebbe scaturire un incendio
  2. Rischio di elettrocuzione o folgorazione, avviene quando una persona entra in contatto con parti dell’impianto sotto tensione e nello specifico, se ad esempio il contatto avviene toccando per errore un filo scoperto o male isolato abbiamo una folgorazione diretta, nel caso in cui avvenga un contatto accidentale con un macchinario o con zone che normalmente, anche durante il funzionamento, non dovrebbero essere sotto tensione, ma a causa di un guasto o di cattiva manutenzione si trovano sotto tensione avviene la folgorazione indiretta, molto più subdola perché inaspettata.

Le conseguenze sulla salute

I danni all’organismo che possono verificarsi in seguito ad un incidente di natura elettrica, dipendono da diversi fattori, tra cui il tempo di esposizione, la tipologia di impianto e l’intensità della scarica. A seguito dell’esposizione alla corrente possono esserci danni cardiaci, fibrillazione e arresto cardiaco, danni muscolari tr cui la tetanizzazione, ossia la contrazione dei muscoli che possono rendere difficile staccare la persona dalla parte in tensione, arresto della respirazione, danni nervosi con compromissione della sensibilità e delle capacità motorie e ustioni.

La prevenzione

Per gestire al meglio il rischio è necessario prevenirlo, attraverso il rispetto delle regole, una corretta manutenzione, interventi realizzati da professionisti abilitati a certificare l’impianto elettrico dell’azienda o industria. Non solo, in caso di ampliamento o evoluzione dell’attività di produzione, vanno calibrati interventi mirati sull’impianto, e se necessario riprogettarlo per mantenere e migliorare efficienza e i livelli di sicurezza.

Normativa

In Italia è prevista una normativa a riguardo che copre tutti gli aspetti della prevenzione, della manutenzione e della certificazione degli impianti elettrici. Nonostante la normativa sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro preveda sanzioni in caso di inadempimenti, gli incidenti continua ad essere presenti e a fare morti.

In conclusione

Noi crediamo che molto si possa fare con una maggiore informazione e cultura sui rischi e la pericolosità legati ad impianti elettrici mal gestiti o trascurati. In molti casi, ad esempio, sarebbe sufficiente rivolgersi a professionisti abilitati ed evitare nel modo più assoluto il fai da te o affidarsi a dilettanti hobbysti allo sbaraglio.

Il risparmio economico non vale il rischio di lavorare in un ambiente dove un intervento all’impianto elettrico è stato eseguito con superficialità e leggerezza.

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